Fu Padre Ermenegildo Zurlo, agli albori della vita del Gruppo, a volere che gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini avessero un Patrono.

Nella basilica del Vivaio ad Incisa spicca un ritratto di San Giovanni da Capestrano, il sacerdote che nella prima metà del XV secolo fu in prima linea nelle Crociate e che per tradizione iconografica viene ritratto sempre con una bandiera mano. L’associazione fu immediata, il Santo abruzzese da allora protegge le nostre bandiere, i nostri spettacoli, i nostri ragazzi, i nostri valori.

Nel 1973 anche la Lega Toscana degli antichi giochi e sport della bandiera riconobbe San Giovanni da Capestrano come Protettore del nostro mondo.

Da allora il 23 ottobre, giorno della morte del Santo, è una data importante per gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini.

Quest’anno il Gruppo ha voluto onorare il suo Patrono con un evento eccezionale, uno spettacolo nella Basilica dove tutto nacque più di 50 anni fa.

Abbiamo voluto riprendere lo spettacolo con il drone, per capire come e quanto, da lassù, San Giovanni e Padre Gildo abbiano potuto ammirare le bandiere volare solo per loro.